Due numeri relativi sono uguali se hanno lo stesso segno e lo stesso valore assoluto
sono uguali per esempio
+5 e +(3+2)
vediamo ora come si possono confrontare due numeri relativi cioè riconoscere dati due numeri relativi se l'uno è maggiore o minore dell'altro.
Si giunge a ciò facilmente interpretando i numeri positivi come crediti e numeri negativi come debiti.
Se un tale ha un credito di 5 euro possiede di più di chi non ha nulla ed un tizio che non ha nulla si trova in condizioni migliore di chi ha un debito di 10 euro
5>0 e 0>di -10
Più generalmente
Ogni numero positivo è maggiore di zero e ogni numero negativo è minore di 0
Se poi un tale ha un credito di 15 euro possiede di più di chi ne ha uno di 10 euro mentre un tale che ha un debito di 20 euro si trova in condizioni migliori di chi ha un debito di 50 ero quindi
+15 > +10 -20 > -50
più generalmente
di due numeri positivi è maggiore quello che ha il valore assoluto maggiore e di due numeri negativi ha valore maggiore quello che ha il valore assoluto minore
Risulta evidente che chi ha un credito di 30 ha di più di chi a un debito di venti
+ 30 > - 20
più generalmente ogni numero positivo è maggiore di un numero negativo
DATI DUE NUMERI RELATIVI QUALUNQUE IL MAGGIORE DI ESSI E' QUELLO CHE SULLA RETTA HA PER IMMAGINE UN PUNTO SITUATO PIU' A DESTRA DELL'IMMAGINE DELL'ALTRO
lunedì 2 novembre 2015
lunedì 19 ottobre 2015
rappresentazione dei numeri relativi
data una retta ed un punto 0 detto origine osservate che un punto può percorrere tale retta in due versi opposti chiameremo verso positivo cioè quello che va da sinistra a destra e verso negativo l'opposto
una retta r su cui si a fissato il verso positivo si chiama retta orientata dove u è l'unità di misura
se poi si vuole rappresentare un numero frazionario positivo 3/4 basta dividere l'unità in 4 e considerare 3 parti i punti segnati su una retta si chiamano immagini dei numeri relativi
una retta r su cui si a fissato il verso positivo si chiama retta orientata dove u è l'unità di misura
se poi si vuole rappresentare un numero frazionario positivo 3/4 basta dividere l'unità in 4 e considerare 3 parti i punti segnati su una retta si chiamano immagini dei numeri relativi
numeri relativi - valore assoluto
Il valore assoluto o il modulo di numero relativo è il numero assoluto che si ottiene da esso sopprimendone il segno
cosi i valori assoluti di
+5 -3 + 1,5
sono 5 3 1,5
due numeri relativi aventi lo stesso segno si dicono concordi
- 3 -5
si dicono discordi se hanno segno diverso
-3 +5
se poi hanno lo stesso valore assoluto ma segni diversi si dicono opposti
-3 +3
si conviene che l'unico numero uguale al suo opposto sia lo zero
-0 = +0 = 0
cosi i valori assoluti di
+5 -3 + 1,5
sono 5 3 1,5
due numeri relativi aventi lo stesso segno si dicono concordi
- 3 -5
si dicono discordi se hanno segno diverso
-3 +5
se poi hanno lo stesso valore assoluto ma segni diversi si dicono opposti
-3 +3
si conviene che l'unico numero uguale al suo opposto sia lo zero
-0 = +0 = 0
domenica 18 ottobre 2015
numeri relativi
E' a noi noto il significato di misura di una grandezza se ad esempio vi dico che un blocco di marmo pesa kg 7 o che un recipiente alla capacità di 3 litri i numeri 3 re 7 sono le misure delle due grandezze considerate la prima rispetto al kg e la seconda rispetto al litro
può esservi invece incertezza se dico che un certo giorno la temperatura è stata di 2 gradi centigradi perché la temperatura può essere al di sopra o al disotto dello 0 che è la temperatura del ghiaccio fondente; così se vi dico che il celebre matematico Archimede è nato ne 287 rimanete indecisi se prima o dopo Cristo
Vi sono delle grandezze che possono variare in due versi opposti sorge quindi la necessità di esprimere la misura di queste grandezze in modo da evitare incertezze
a tale scopo si è convenuto di far precedere il numero che esprime la misura di una di tali grandezze dal segno + o dal segno -
Si conviene ad esempio con +2 una temperatura al di sopra dello zero e - 2 una temperatura al disotto dello 0
Similmente per indicare che si ha un credito di 100 euro scriveremo + 100 euro per indicare un debito di 500 euro scriveremo - 500 euro
se conveniamo di indicare con 0 i punti che si trovano sul livello del mare la misura del vertice del monte Bianco si indicherà con + 4800 metri mentre la misura del punto più profondo del Mediterraneo si indicherà con -4400 metri
si è così introdotto un nuovo insieme di numeri come
+2 -100 +4800
questi numeri che sono preceduti dal segno + o - sono numeri relativi chiameremo assoluti i numeri interi e frazionari senza segno
I numeri relativi preceduti dal segno + si dicono numeri positivi così sono positivi
+54 + 1,5
sono negativi i segni preceduti dal segno -
-4 -5,6
può esservi invece incertezza se dico che un certo giorno la temperatura è stata di 2 gradi centigradi perché la temperatura può essere al di sopra o al disotto dello 0 che è la temperatura del ghiaccio fondente; così se vi dico che il celebre matematico Archimede è nato ne 287 rimanete indecisi se prima o dopo Cristo
Vi sono delle grandezze che possono variare in due versi opposti sorge quindi la necessità di esprimere la misura di queste grandezze in modo da evitare incertezze
a tale scopo si è convenuto di far precedere il numero che esprime la misura di una di tali grandezze dal segno + o dal segno -
Si conviene ad esempio con +2 una temperatura al di sopra dello zero e - 2 una temperatura al disotto dello 0
Similmente per indicare che si ha un credito di 100 euro scriveremo + 100 euro per indicare un debito di 500 euro scriveremo - 500 euro
se conveniamo di indicare con 0 i punti che si trovano sul livello del mare la misura del vertice del monte Bianco si indicherà con + 4800 metri mentre la misura del punto più profondo del Mediterraneo si indicherà con -4400 metri
si è così introdotto un nuovo insieme di numeri come
+2 -100 +4800
questi numeri che sono preceduti dal segno + o - sono numeri relativi chiameremo assoluti i numeri interi e frazionari senza segno
I numeri relativi preceduti dal segno + si dicono numeri positivi così sono positivi
+54 + 1,5
sono negativi i segni preceduti dal segno -
-4 -5,6
venerdì 2 ottobre 2015
le potenze
- si dice potenza di un numero un prodotto di più fattori tutti uguali a quel numero
Il fattore che si deve ripetere si dice base quanti sono i fattori si dice esponente o grado di potenza
L'elevamento a potenza è una legge di composizione interna per l'insieme dei numeri naturali.
5^2 x 5^4 = 5^6
La potenza di una potenza è uguale ad una potenza che ha la stessa base e per esponente il prodotto degli esponenti
(3^2)^4 = 3^8
Il quoziente di due potenze della stessa base la seconda con esponente minore di quello della prima è uguale a una potenza che ha la stessa base e per esponente la differenza degli esponenti.
Per elevare alla potenza un prodotto si può calcolare il prodotto delle potenze dei singoli fattori
(2^3 X 5)^2 = 2^6 x 5^2
per elevare a potenza un quoziente si può calcolare il quoziente e quindi la sua potenza oppure calcolare il quoziente delle potenze del dividendo e del divisore
(7:5)^3 = 7^3 :5^3
La potenza con esponente 0 di un numero qualunque diverso da 0 è uguale a 1
Il fattore che si deve ripetere si dice base quanti sono i fattori si dice esponente o grado di potenza
L'elevamento a potenza è una legge di composizione interna per l'insieme dei numeri naturali.
proprietà delle potenze
- il prodotto di più potenze di egual base è una potenza che ha la stessa base e per esponente la somma degli esponenti5^2 x 5^4 = 5^6
La potenza di una potenza è uguale ad una potenza che ha la stessa base e per esponente il prodotto degli esponenti
(3^2)^4 = 3^8
Il quoziente di due potenze della stessa base la seconda con esponente minore di quello della prima è uguale a una potenza che ha la stessa base e per esponente la differenza degli esponenti.
Per elevare alla potenza un prodotto si può calcolare il prodotto delle potenze dei singoli fattori
(2^3 X 5)^2 = 2^6 x 5^2
per elevare a potenza un quoziente si può calcolare il quoziente e quindi la sua potenza oppure calcolare il quoziente delle potenze del dividendo e del divisore
(7:5)^3 = 7^3 :5^3
La potenza con esponente 0 di un numero qualunque diverso da 0 è uguale a 1
martedì 29 settembre 2015
storia della matematica
le origini dell'algebra
Il termine "algebra" deriva dall'arabo al-jabr, nome con cui il matematico al-Khuwarismi, che per primo lo usò indicava i passaggi da lui ideati per la soluzione di quelle particolari espressioni dette equazioni. In seguito il significato si allargò ulteriormente e oggi abbraccia un campo della matematica assai più vasto e vario.Al-khuwarismi era un matematico e astronomo arabo e attivo nella "casa della sapienza" centro culturale fondato dal califfo Al-Ma -Mun attorno al 850 a.C..
Questo studioso che in seguito sarebbe diventato famoso nell'Europa Occidentale scrisse vari libri di matematica, di geometria e di astronomia.
La sua aritmetica esponeva il sistema indiano di numerazione. L'opera originale sull'aritmetica è andata perduta ne è rimasta solo una traduzione latina del XII secolo con il titolo algoritmi sul calcolo numerico indiano. In quest'opera espone in maniera così chiara il nuovo sistema di numerazione indiano che si pensa sia stato questo il motivo per cui in Europa si diffuse l'errata convinzione che fossero stati gli arabi gli inventori del nostro sistema di numerazione.
L'opera più importante di questo matematico arabo fu però "la scienza della riduzione e del confronto". Questo testo da cui è derivato appunto il termine algebra ci è giunto a noi in due versioni araba e latina contiene una trattazione sulle equazioni lineari e quadratiche
Le sue opere svolsero un ruolo assai importante nella storia della matematica furono infatti una delle fonti principali in cui il sistema di numerazione e l'algebra entrarono in Europa Occidentale.
Vediamo ore una equazione di primo grado a un'incognita
5x+1=3(2x-1)
un'equazione si presenta in generale come un'uguaglianza in cui compaiono una o più incognite.
Essa è la traduzione numerica di un problema la cui soluzione consiste nel dare valore a x in modo che l'uguaglianza sia vera cioè trovare quel numero che sostituito a x rendono il primo termine uguale al secondo.
Ricordiamo il principio della riduzione dei termini e il trasporto da un membro all'altro di un termine con il segno cambiato.
ecco la soluzione
5x+1= 6x-3
aggiungendo -1 e togliendo 6x ad ambo i membri si ha
5x+1-1-6x = 6x-6x-1-3
ed eliminando i termini opposti otteniamo
5x-6x = -1-3
quindi -1x = -4
da cui si ricava che x= 4
lunedì 21 settembre 2015
l'abaco
Un problema costante per l'uomo è stato quello a sveltire i calcoli dapprima fu probabilmente nell'antica Babilonia che ci si accorse che, con l'aiuto di una tavoletta su cui potevano rimanere impressi dei segni si potevano eseguire in modo più corretto e veloce calcoli altrimenti troppo complicati e faticosi:
In seguito ma non si sa con esattezza né dove né come (forse nell'antico Egitto), venne inventato l'abaco che possiamo considerare la prima macchina calcolatrice costruita dall'uomo.
L'abaco è stato uno strumento ingegnoso che permise di eseguire operazioni sui numeri rappresentandoli con oggetti (es. sassolini, noccioli di frutta ecc.) introdotti in bastoncini fissati a un supporto . La radice del termine greco abax, abakos, che significa "tavoletta cospersa di polvere" per tracciarvi figure geometriche e fare calcoli, non è collegabile con altri figure geometriche e fare calcolo, non è collegabile con altri vocaboli della stessa lingua greca antica probabilmente dall'ebraico abaq, che significa "polvere" e comunque dai popoli del vicino Oriente.
I matematici dell'antica Grecia conoscevano le scoperte dei popoli mediterranei e seppero rielaborarle con apporti originali, ma i loro sforzi non ebbero un risvolto pratico. I progressi da essi compiuti nella matematica non servirono all'organizzazione materiale della società ma divennero un gioco dell'intelligenza.
E' risaputo a questo proposito , che anche le possibilità offerte dallo sviluppo della scienza e della tecnica non erano orientate a un'applicazione pratica, a un aumento della produttività del lavoro o alla liberazione dalla fatica del lavoro, ma erano solo espressione della capacità inventiva dell'intelligenza. Lo stesso pregiudizio influenzò anche la matematica.
Dobbiamo perciò ai maggiori algebristi indiani e arabi molte delle scoperte aritmetiche e algebriche di cui ci serviamo ancor oggi quotidianamente:
Chi introdusse in Italia, e quindi in Occidente, tali scoperte furono i ceti mercantili delle repubbliche marinare. Le conoscenze matematiche ebbero la loro massima diffusione dopo l'invenzione della carta e della stampae dopo la riforma protestante. Lo stesso Martin Lutero volle che, accanto alla Bibbia venissero stampati i primi libri di aritmetica. Gli algebristi indiani e poi arabi avevano scoperto i ventagi del sistema numerico posizionale e se ne servirono per semplificare i calcoli con grandi vantaggi per quelli classi sociali che si servivano dei calcoli per le loro attività mercantili e commerciali. IN particolare furono essi che diffusero l'abaco nel paesi dell'Occidente.
Ancor oggi questa semplice calcolatrice è usata per fare i conti da russi, cinesi e giapponesi, in bar, negozi, ristoranti ecc.
Da noi i bambini usano un adattamento particolare dell'abaco, il pallottoliere come giocattolo istruttivo per imparare i fondamenti dell'aritmetica divertendosi.
Naturalmente l'abaco costituito di fani mobili lungo asticelle non è che un tipo probabilmente inventato dai cinesi: Gli arabi ne inventarono invece anche di diversa costruzione per esempio uno ancor oggi usato costituito fondamentalmente da una specie di griglia.
In seguito ma non si sa con esattezza né dove né come (forse nell'antico Egitto), venne inventato l'abaco che possiamo considerare la prima macchina calcolatrice costruita dall'uomo.
L'abaco è stato uno strumento ingegnoso che permise di eseguire operazioni sui numeri rappresentandoli con oggetti (es. sassolini, noccioli di frutta ecc.) introdotti in bastoncini fissati a un supporto . La radice del termine greco abax, abakos, che significa "tavoletta cospersa di polvere" per tracciarvi figure geometriche e fare calcoli, non è collegabile con altri figure geometriche e fare calcolo, non è collegabile con altri vocaboli della stessa lingua greca antica probabilmente dall'ebraico abaq, che significa "polvere" e comunque dai popoli del vicino Oriente.
I matematici dell'antica Grecia conoscevano le scoperte dei popoli mediterranei e seppero rielaborarle con apporti originali, ma i loro sforzi non ebbero un risvolto pratico. I progressi da essi compiuti nella matematica non servirono all'organizzazione materiale della società ma divennero un gioco dell'intelligenza.
E' risaputo a questo proposito , che anche le possibilità offerte dallo sviluppo della scienza e della tecnica non erano orientate a un'applicazione pratica, a un aumento della produttività del lavoro o alla liberazione dalla fatica del lavoro, ma erano solo espressione della capacità inventiva dell'intelligenza. Lo stesso pregiudizio influenzò anche la matematica.
Dobbiamo perciò ai maggiori algebristi indiani e arabi molte delle scoperte aritmetiche e algebriche di cui ci serviamo ancor oggi quotidianamente:
Chi introdusse in Italia, e quindi in Occidente, tali scoperte furono i ceti mercantili delle repubbliche marinare. Le conoscenze matematiche ebbero la loro massima diffusione dopo l'invenzione della carta e della stampae dopo la riforma protestante. Lo stesso Martin Lutero volle che, accanto alla Bibbia venissero stampati i primi libri di aritmetica. Gli algebristi indiani e poi arabi avevano scoperto i ventagi del sistema numerico posizionale e se ne servirono per semplificare i calcoli con grandi vantaggi per quelli classi sociali che si servivano dei calcoli per le loro attività mercantili e commerciali. IN particolare furono essi che diffusero l'abaco nel paesi dell'Occidente.
Ancor oggi questa semplice calcolatrice è usata per fare i conti da russi, cinesi e giapponesi, in bar, negozi, ristoranti ecc.
Da noi i bambini usano un adattamento particolare dell'abaco, il pallottoliere come giocattolo istruttivo per imparare i fondamenti dell'aritmetica divertendosi.
Naturalmente l'abaco costituito di fani mobili lungo asticelle non è che un tipo probabilmente inventato dai cinesi: Gli arabi ne inventarono invece anche di diversa costruzione per esempio uno ancor oggi usato costituito fondamentalmente da una specie di griglia.
venerdì 18 settembre 2015
FIBONACCI
Fra le numerosi questioni matematiche e algebriche di cui si occupò Fibonacci quella delle successioni merita un particolare cenno.
Anche perché su di esse Fibonacci costruì un interessante problema quello dei conigli
Supponiamo, diceva Fibonacci, diceva di chiudere in un'apposita gabbia una coppia di conigli maschio e femmina in modo che generino altri conigli supponiamo ancora che i figli raggiungano la maturità sessuale per generare all'età di due mesi e che riproducano a loro volta una nuova coppia di conigli maschio e femmina e che anche questi generino a loro volta una coppia simile alla fine di ogni mese successivo.
se nessun coniglio muore quante coppie di conigli ci saranno alla fine dell'anno ?
seguiamo la soluzione attraverso un grafico
Fibonacci diceva che seguendo la coppia iniziale A del mese di gennaio in febbraio ci saranno due coppie A E B in marzo ci sarà una nuova coppia C nata dalla A e le due precedenti
In aprile le cose si complicano sono trascorsi due mesi e anche la coppia B comincia a prolificare.
Avremo allora oltre alle tre copie di marzo la D nata dalla A e la E nata dalla B.
In maggio la situazione diventa ancora più complessa perché anche la C la copia nata in marzo comincia a prolificare
alle cinque coppie precedenti si aggiungono anche la F dalla A la G nata dalla B e la H nata dalla C
Il ragionamento continua in modo analogo per il numero di coppie nel mese di giugno di luglio e così via fino alla fine dell'anno il numero di copie nei mesi considerati Fibonacci lo inscrive in una sequenza
1,2,3,5,8,13 .....
non è difficile scorgere tra questi numeri una legge che ne regola la formazione dal numero 3 in poi i successivi sono dati dalla somma dei due numeri precedenti
1, 2, 3 5 8 13
2+1 2+3 3+5 5+8
di questo passo è facile individuare il numero delle coppie nei mesi successivi a giugno
in luglio 8+13 =21
in agosto 13+21 = 34
in settembre 21+34 = 55
e così via fino a dicembre
alla fine dell'anno ci saranno 233 coppie di conigli
Evidentemente una volta scoperta la legge di composizione la successione si può estendere all'infinito
Fibonacci non approfondì in seguito il problema delle sequenze di numeri si dovette giungere al XIX secolo perché i matematici più noti approfondissero il tema delle successioni e dele loro proprietà formali.
Uno di qesti un certo Lucas fece studi seri e profondi sulle sequenze (conosciute come serie di Fibonacci)
che iniziano con due numeri interi qualsiasi e in cui la legge di formazione prevede che ogni numero successivo sia la somma dei due precedenti
Le sere di Fibonacci hanno colpito la fantasia dei matematici e di appassionati che hanno cercato di scoprirvi proprietà e teoremi nascosti
recentemente le serie di Fibonacci hanno rivelato la loro utilità nei moderni metodi di programmazione elettronica soprattutto nella selezione dei dati nel recupero delle informazioni e nella generazione di numeri casuali
Anche perché su di esse Fibonacci costruì un interessante problema quello dei conigli
Supponiamo, diceva Fibonacci, diceva di chiudere in un'apposita gabbia una coppia di conigli maschio e femmina in modo che generino altri conigli supponiamo ancora che i figli raggiungano la maturità sessuale per generare all'età di due mesi e che riproducano a loro volta una nuova coppia di conigli maschio e femmina e che anche questi generino a loro volta una coppia simile alla fine di ogni mese successivo.
se nessun coniglio muore quante coppie di conigli ci saranno alla fine dell'anno ?
seguiamo la soluzione attraverso un grafico
Fibonacci diceva che seguendo la coppia iniziale A del mese di gennaio in febbraio ci saranno due coppie A E B in marzo ci sarà una nuova coppia C nata dalla A e le due precedenti
In aprile le cose si complicano sono trascorsi due mesi e anche la coppia B comincia a prolificare.
Avremo allora oltre alle tre copie di marzo la D nata dalla A e la E nata dalla B.
In maggio la situazione diventa ancora più complessa perché anche la C la copia nata in marzo comincia a prolificare
alle cinque coppie precedenti si aggiungono anche la F dalla A la G nata dalla B e la H nata dalla C
Il ragionamento continua in modo analogo per il numero di coppie nel mese di giugno di luglio e così via fino alla fine dell'anno il numero di copie nei mesi considerati Fibonacci lo inscrive in una sequenza
1,2,3,5,8,13 .....
non è difficile scorgere tra questi numeri una legge che ne regola la formazione dal numero 3 in poi i successivi sono dati dalla somma dei due numeri precedenti
1, 2, 3 5 8 13
2+1 2+3 3+5 5+8
di questo passo è facile individuare il numero delle coppie nei mesi successivi a giugno
in luglio 8+13 =21
in agosto 13+21 = 34
in settembre 21+34 = 55
e così via fino a dicembre
alla fine dell'anno ci saranno 233 coppie di conigli
Evidentemente una volta scoperta la legge di composizione la successione si può estendere all'infinito
Fibonacci non approfondì in seguito il problema delle sequenze di numeri si dovette giungere al XIX secolo perché i matematici più noti approfondissero il tema delle successioni e dele loro proprietà formali.
Uno di qesti un certo Lucas fece studi seri e profondi sulle sequenze (conosciute come serie di Fibonacci)
che iniziano con due numeri interi qualsiasi e in cui la legge di formazione prevede che ogni numero successivo sia la somma dei due precedenti
Le sere di Fibonacci hanno colpito la fantasia dei matematici e di appassionati che hanno cercato di scoprirvi proprietà e teoremi nascosti
recentemente le serie di Fibonacci hanno rivelato la loro utilità nei moderni metodi di programmazione elettronica soprattutto nella selezione dei dati nel recupero delle informazioni e nella generazione di numeri casuali
giovedì 17 settembre 2015
gioco con i numeri - i numeri perfetti
Chi ha dimestichezza con le proprietà dei numeri può tentare di risolvere questo gioco.
cercare tre numeri interi e positivi la cui somma risulti uguale al loro prodotto
una soluzione può essere questa
1X2X3=1+2+3= 6
si noti che i numeri 1,2,3, sono anche divisori di 6 che costituisce la loro somma
si continui il gioco trovando quei numeri dopo il 6 che goda della stessa proprietà.
Questi numeri si chiamano "numeri perfetti"
Fra i matematici antichi Euclide famoso soprattutto per i suoi Elementi di geometria e vissuto ad Alessandria d' Egitto durante il periodo della sua massima attività (306 -283 a.C.) riuscì a elaborare la folrmula che sintetizzasse la struttura formale dei numeri perfetti
N= 2^n-1*(2)^n -1
dove il secondo fattore cioè (2)^n - 1 deve essere un fattore primo cioè divisibile solo per se stesso e 1. quindi bisogna dare a n un valore per cui (2)^n -1 è primo
cercare tre numeri interi e positivi la cui somma risulti uguale al loro prodotto
una soluzione può essere questa
1X2X3=1+2+3= 6
si noti che i numeri 1,2,3, sono anche divisori di 6 che costituisce la loro somma
si continui il gioco trovando quei numeri dopo il 6 che goda della stessa proprietà.
Questi numeri si chiamano "numeri perfetti"
Fra i matematici antichi Euclide famoso soprattutto per i suoi Elementi di geometria e vissuto ad Alessandria d' Egitto durante il periodo della sua massima attività (306 -283 a.C.) riuscì a elaborare la folrmula che sintetizzasse la struttura formale dei numeri perfetti
N= 2^n-1*(2)^n -1
dove il secondo fattore cioè (2)^n - 1 deve essere un fattore primo cioè divisibile solo per se stesso e 1. quindi bisogna dare a n un valore per cui (2)^n -1 è primo
giochi con i numeri - IL RISULTATO è 100
Di certo i numeri servono all'uomo prima di tutto per risolvere problemi pratici ma è bello anche pensare che con i numeri può anche divertirsi.
ecco uno dei giochi con i numeri assai popolare
si prenda l'insieme delle cifre 1,2,3,4,5,6,7,8,9.
Il gioco consiste nell'inserire tra questi numeri dei simboli di operazioni matematiche in modo tale che l'espressione si uguale a 100
qui di seguito una soluzione
1+2+3+4+5+6+7+ (8X9) = 100
chiaramente la posizione dei numeri deve rimanere tale
noi in questa espressione ci siamo avvalsi della moltiplicazione ma potrebbe essere divertente trovare soluzioni utilizzando solamente addizioni e sottrazioni anche abbinando i numeri ma senza variare l'ordine
12+3-4+5+67+8+9= 100
Oppure un altro gioco potrebbe essere quello di utilizzare i numeri in ordine decrescente 9,8,7,6,5,4,3,2,1 cercando di utilizzare meno possibile i simboli simboli + e -
ecco uno dei giochi con i numeri assai popolare
si prenda l'insieme delle cifre 1,2,3,4,5,6,7,8,9.
Il gioco consiste nell'inserire tra questi numeri dei simboli di operazioni matematiche in modo tale che l'espressione si uguale a 100
qui di seguito una soluzione
1+2+3+4+5+6+7+ (8X9) = 100
chiaramente la posizione dei numeri deve rimanere tale
noi in questa espressione ci siamo avvalsi della moltiplicazione ma potrebbe essere divertente trovare soluzioni utilizzando solamente addizioni e sottrazioni anche abbinando i numeri ma senza variare l'ordine
12+3-4+5+67+8+9= 100
Oppure un altro gioco potrebbe essere quello di utilizzare i numeri in ordine decrescente 9,8,7,6,5,4,3,2,1 cercando di utilizzare meno possibile i simboli simboli + e -
i numeri - un pò di storia
fina dai primi anni di scuola a tutti è stato insegnato il meccanismo di calcolo con i numeri interi le frazioni i numeri negativi ecc.
ma forse pochi si sono chiesti che cosa sono o cosa rappresentano i numeri ?
In prima approssimazione possiamo dare questa definizione
i numeri sono dei simboli che l'uomo ha inventato per molteplici usi forse quello più immediato è contare gli elementi di vari insiemi di oggetti per esempio 2 pecore 2 sassi
Cioè sono costruzioni mentali che possono indicare oggetti materiali senza avere relazione con la qualità o caratteristiche
Nel corso della storia sono stati adottati presso i vari popoli diversi simboli per rappresentare graficamente i numeri e le operazioni
per esempio i romani per scrivere 5 usavano il simbolo V
ma la simbolizzazione indo-arabica sostituì quella romana. E ciò grazie a un matematico pisano Fibonacci figlio di un mercante che ebbe nodo seguendo il padre di vedere come contavano gli arabi. Così egli raccolse in un libro le conoscenze di algebra matematica e geometria.
In occidente tale sistema non venne accolto favorevolmente molti si opposero alla nuova moda. Ma ben presto prese piede perché era economico e semplice
Rese più semplici i concetti di matematica ed era anche più facile scrivere i numeri
rese più chiare per esempio le potenze che con i numeri romani risultavano più complicate da spiegare
ma forse pochi si sono chiesti che cosa sono o cosa rappresentano i numeri ?
In prima approssimazione possiamo dare questa definizione
i numeri sono dei simboli che l'uomo ha inventato per molteplici usi forse quello più immediato è contare gli elementi di vari insiemi di oggetti per esempio 2 pecore 2 sassi
Cioè sono costruzioni mentali che possono indicare oggetti materiali senza avere relazione con la qualità o caratteristiche
Nel corso della storia sono stati adottati presso i vari popoli diversi simboli per rappresentare graficamente i numeri e le operazioni
per esempio i romani per scrivere 5 usavano il simbolo V
ma la simbolizzazione indo-arabica sostituì quella romana. E ciò grazie a un matematico pisano Fibonacci figlio di un mercante che ebbe nodo seguendo il padre di vedere come contavano gli arabi. Così egli raccolse in un libro le conoscenze di algebra matematica e geometria.
In occidente tale sistema non venne accolto favorevolmente molti si opposero alla nuova moda. Ma ben presto prese piede perché era economico e semplice
Rese più semplici i concetti di matematica ed era anche più facile scrivere i numeri
rese più chiare per esempio le potenze che con i numeri romani risultavano più complicate da spiegare
mercoledì 16 settembre 2015
LA MOLTIPLICAZIONE CASI PARTICOLARI
Ecco i casi particolari :
47 x 11 = 47 x (10 +1) = 47 x 10 + 47 = 470 + 47 = 517
il che si ottiene rapidamente scrivendo la moltiplicazione sotto forma di
47x 11 = 470 + 47 =517
- il prodotto di un numero per 10 per 100 per 1000 ecc si ottiene scrivendo alla sua uno due o tre zeri
- il prodotto di due o più fattori, uno o più dei quali termini con degli zeri si esegue facendo il prodotto dei numeri senza tener conto degli zeri finali e facendo poi seguire il risultato ottenuto da tanti zeri quanti sono quelli finali che figurano complessivamente nei fattori
- nella moltiplicazione di un numero per 9 basta scrivere alla destra del numero uno sero e dal risultato ottenuto sottrarre il numero stesso
- nella moltiplicazione di un numero per 11 basta scrivere alla destra del numero uno zero ed aggiungere al risultato ottenuto il numero dato
47 x 11 = 47 x (10 +1) = 47 x 10 + 47 = 470 + 47 = 517
il che si ottiene rapidamente scrivendo la moltiplicazione sotto forma di
47x 11 = 470 + 47 =517
lunedì 14 settembre 2015
LA PROPRIETA' DISTRIBUTIVA DELLA MOLTIPLICAZIONE
sia data da eseguire l'operazione
(7+4+3) x5
dovremo evidentemente fare prima l'addizione e moltiplicare poi il risultato ottenuto per 5 cioè
(7+4+3) x5 = 14x5= 70
ma allo stesso risultato si perviene nel modo seguente
(7+4+3) x5 = (7x5) + (4x5) + (3x5) = 35+ 20 +15= 70
si ha cioè la seguente proprietà
per moltiplicare una somma indicata per un numero si può moltiplicare ciascun addendo della somma per quel numero ed addizionare poi i prodotti così ottenuti
cioè la proprietà distributiva
allo stesso modo invece di scrivere
(13-6) x 5 = 7x5
oppure
(13-6) x5 = 13 x5 -6x5 = 65-30 = 35
per moltiplicare una differenza indicata per un numero si può moltiplicare il minuendo e il sottraendo per quel numero e fare poi la differenza fra il primo ed il secondo dei prodotti così ottenuti
raccoglimento a fattor comune
supponiamo che la somma si a costituita da più prodotti che abbiano un fattore comune ad esempio
(5x4) + (3x4) + (7x4) = 20+12 +24 = 60
hanno tutti il fattore comune 4
lo stesso risultato si potrà ottenere raccogliendo come si dice il 4 a fattor comune eseguendo l'operazione nel seguente modo
((5+3+7) x4 = 15 x4 = 60
(7+4+3) x5
dovremo evidentemente fare prima l'addizione e moltiplicare poi il risultato ottenuto per 5 cioè
(7+4+3) x5 = 14x5= 70
ma allo stesso risultato si perviene nel modo seguente
(7+4+3) x5 = (7x5) + (4x5) + (3x5) = 35+ 20 +15= 70
si ha cioè la seguente proprietà
per moltiplicare una somma indicata per un numero si può moltiplicare ciascun addendo della somma per quel numero ed addizionare poi i prodotti così ottenuti
cioè la proprietà distributiva
allo stesso modo invece di scrivere
(13-6) x 5 = 7x5
oppure
(13-6) x5 = 13 x5 -6x5 = 65-30 = 35
per moltiplicare una differenza indicata per un numero si può moltiplicare il minuendo e il sottraendo per quel numero e fare poi la differenza fra il primo ed il secondo dei prodotti così ottenuti
raccoglimento a fattor comune
supponiamo che la somma si a costituita da più prodotti che abbiano un fattore comune ad esempio
(5x4) + (3x4) + (7x4) = 20+12 +24 = 60
hanno tutti il fattore comune 4
lo stesso risultato si potrà ottenere raccogliendo come si dice il 4 a fattor comune eseguendo l'operazione nel seguente modo
((5+3+7) x4 = 15 x4 = 60
LA PROPRIETA' DISSOCIATIVA DELLA MOLTIPLICAZIONE
dato un prodotto
8x45 = 360
se ad uno dei fattori per esempio a 45 sostituiamo i due fattori 5 e 9 di cui esso è il prodotto avremo
8x5x9 = 360
perciò
In un prodotto di più fattori ad uno di essi si possono sostituire due o più altri purchè il loro prodotto sia uguale al fattore considerato
la proprietà dissociativa è utile perché facilita il calcolo mentale
dovendosi moltiplicare i due numeri 35 x16 si opera mentalmente nel modo seguente
35x16 = 35 x2 x8 = 70 x8 = 560
8x45 = 360
se ad uno dei fattori per esempio a 45 sostituiamo i due fattori 5 e 9 di cui esso è il prodotto avremo
8x5x9 = 360
perciò
In un prodotto di più fattori ad uno di essi si possono sostituire due o più altri purchè il loro prodotto sia uguale al fattore considerato
la proprietà dissociativa è utile perché facilita il calcolo mentale
dovendosi moltiplicare i due numeri 35 x16 si opera mentalmente nel modo seguente
35x16 = 35 x2 x8 = 70 x8 = 560
LA PROPRIETA' ASSOCIATIVA DELLA MOLTIPLICAZIONE
dato un prodotto
7x5x8 =280
osserviamo che se sostituiamo ai fattori 7 e 5 il loro prodotto 35 avremo
7x5 x8 = 35 x8 = 280
si ha perciò la seguente proprietà
in un prodotto di tre o più fattori ad o più di essi si può sostituire il loro prodotto già eseguito
7x5x8 =280
osserviamo che se sostituiamo ai fattori 7 e 5 il loro prodotto 35 avremo
7x5 x8 = 35 x8 = 280
si ha perciò la seguente proprietà
in un prodotto di tre o più fattori ad o più di essi si può sostituire il loro prodotto già eseguito
LA PROPRIETA' COMMUTATIVA DELLA MOLTIPLICAZIONE
il prodotto di due o piu' fattori non cambia se si muta l'ordine di essi
se ad esempio è dato il prodotto :
15 x 3 x4 = 45x4 = 180
4x15x3 = 60 x3 = 180
cioè il prodotto non cambia se cambiamo l'ordine dei fattori
la proprietà commutativa è utile perché ci dà la possibilità di fare la prova della moltiplicazione infatti l'operazione eseguita è esatta se moltiplicando i fattori in ordine diverso dal dato si ottiene lo stesso risultato
Il prodotto di due fattori di cui uno è l'unita è uguale all'altro fattore
1x 5 = 1+1+1+1+1= 5
se invece consideriamo il prodotto 5x1 questo significherebbe la somma di 1 addendo = 5 e non avrebbe senso perché sappiamo che in una somma gli addendi devono essere almeno due
quindi 5X1 = 5 si può scrivere solo così
il prodotto di due fattori è zero se uno dei fattori è zero
sappiamo che
0x5= 0+0+0+0+0 = 0
5x0 = 0
anche in questo caso è valida la proprietà commutativa
se ad esempio è dato il prodotto :
15 x 3 x4 = 45x4 = 180
4x15x3 = 60 x3 = 180
cioè il prodotto non cambia se cambiamo l'ordine dei fattori
la proprietà commutativa è utile perché ci dà la possibilità di fare la prova della moltiplicazione infatti l'operazione eseguita è esatta se moltiplicando i fattori in ordine diverso dal dato si ottiene lo stesso risultato
Il prodotto di due fattori di cui uno è l'unita è uguale all'altro fattore
1x 5 = 1+1+1+1+1= 5
se invece consideriamo il prodotto 5x1 questo significherebbe la somma di 1 addendo = 5 e non avrebbe senso perché sappiamo che in una somma gli addendi devono essere almeno due
quindi 5X1 = 5 si può scrivere solo così
il prodotto di due fattori è zero se uno dei fattori è zero
sappiamo che
0x5= 0+0+0+0+0 = 0
5x0 = 0
anche in questo caso è valida la proprietà commutativa
LA MOLTIPLICAZIONE
prodotto di due numeri
se si ha una somma di due o più numeri uguali per esempio
9+9+9+9 = 36
si conviene di scrivere tale somma con
9x4= 36
e ciascuna di esse si dice prodotto di 9 per 4 Il numero 9 che è uno degli addendi uguali della somma considerata si dice moltiplicando e il numero 4 che indica il numero degli addendi che si addizionano si dice moltiplicatore entrambi si chiamano fattori del prodotto
si dice prodotto di un numero per un altro diverso da 0 o 1 la somma di tanti addendi uguali al primo tante quante le unità del secondo
si ha ad es
9x5 = 9+9+9+9+9 5x3= 5+5+5
L'operazione che ci consente di trovare il prodotto di due numeri si dice moltiplicazione
il prodotto di più fattori
si dice prodotto di più fattori il numero che si ottiene moltiplicando il primo per il secondo il risultato ottenuto per il terzo e così via
7x5x4 = 35 x4 = 140
se si ha una somma di due o più numeri uguali per esempio
9+9+9+9 = 36
si conviene di scrivere tale somma con
9x4= 36
e ciascuna di esse si dice prodotto di 9 per 4 Il numero 9 che è uno degli addendi uguali della somma considerata si dice moltiplicando e il numero 4 che indica il numero degli addendi che si addizionano si dice moltiplicatore entrambi si chiamano fattori del prodotto
si dice prodotto di un numero per un altro diverso da 0 o 1 la somma di tanti addendi uguali al primo tante quante le unità del secondo
si ha ad es
9x5 = 9+9+9+9+9 5x3= 5+5+5
L'operazione che ci consente di trovare il prodotto di due numeri si dice moltiplicazione
il prodotto di più fattori
si dice prodotto di più fattori il numero che si ottiene moltiplicando il primo per il secondo il risultato ottenuto per il terzo e così via
7x5x4 = 35 x4 = 140
martedì 8 settembre 2015
le proprietà della sottrazione- LA PROPRIETA' INVARIANTIVA
PROPRIETA' INVARIANTIVA
la differenza di due numeri con cambia se ad entrambi si addiziona o si sottrae se possibile
lo stesso numero
infatti data la sottrazione
25 - 13 = 12
se ad entrambi i termini aggiungiamo uno stesso numero ad es 5 avremo
(25+5) - (13+5) = 30 -18 = 12
e se togliamo ad entrambi uno stesso numero ad es 3 avremo
(25-3) - (13-3) = 22- 10 = 12
per sottrarre da un numero la somma di più altri si può successivamente dal primo sottrarre gli addendi della somma
se ad es si vuole dal numero 56 togliere la somma
12+ 25 = 37
invece di calcolare come abbiamo fatto, tale somma ed eseguire poi la sottrazione
56 -37 = 19
si può dal numero dato togliere successivamente gli addendi della somma si ha perciò
56 - (12+25) = 56 -12 -25 = 44 -25 = 19
questa proprietà a volte è utile per il calcolo mentale
dovendo eseguire la sottrazione 144- 68 si scompone mentalmente 68 nella somma (60+ 8) e si immagina poi l'operazione
144 - 68 = 144 - (60 +8) = 144 -60 - 8 = 84 -8 = 76
viceversa
se da un numero si devono sottrarre successivamente più altri numeri si può dal primo sottrarre la loro somma
supponiamo che dal numero 32 si debbano togliere successivamente i numeri 8 e 13 avremo
32-8-13 = 32 -(8 +13) = 32 -21 = 11
osservazione alcune volte capiterà di e seguire il calcolo di un'espressione contenente addizioni e sottrazioni ad es. un'espressione del seguente tipo
27-15+17-8-2
dovremmo in tal caso eseguire successivamente le seguenti operazioni
27 - 15 = 12 12+7 = 19 19-8 = 11 11-2 = 9
quindi
27-15+7-8-2 = 9
si può invece più rapidamente ottenere il risultato trovato se dalla somma di tutti i numeri da aggiungere che sono 27 e 7 sottraiamo tutti quelli che sono da togliere cioè 15 8 e 2
potremo quindi scrivere
27- 15 +7 -8 -2 = (27+ 7) - (15+8+2) = 34-25= 9
se in un'espressione vi sono operazione di addizione e sottrazione conviene innanzi tutto eseguire le operazioni tra parentesi e se vi sono parentesi contenute nelle parentesi occorre eseguire le operazioni contenute nelle parentesi più interne
sottrazione di grandezze
da una grandezza si può sottrarre un'altra grandezza solo se esse sono della stessa specie per indicare che da m. 23 si sottraggono m. 15 si scrive
m.23 - m. 8 oppure m.( 23-15) = m. 8
la differenza di due grandezze omogenee riferite ad una stessa unità di misura è la grandezza avente per misura la differenza delle misure delle grandezze
la differenza di due numeri con cambia se ad entrambi si addiziona o si sottrae se possibile
lo stesso numero
infatti data la sottrazione
25 - 13 = 12
se ad entrambi i termini aggiungiamo uno stesso numero ad es 5 avremo
(25+5) - (13+5) = 30 -18 = 12
e se togliamo ad entrambi uno stesso numero ad es 3 avremo
(25-3) - (13-3) = 22- 10 = 12
per sottrarre da un numero la somma di più altri si può successivamente dal primo sottrarre gli addendi della somma
se ad es si vuole dal numero 56 togliere la somma
12+ 25 = 37
invece di calcolare come abbiamo fatto, tale somma ed eseguire poi la sottrazione
56 -37 = 19
si può dal numero dato togliere successivamente gli addendi della somma si ha perciò
56 - (12+25) = 56 -12 -25 = 44 -25 = 19
questa proprietà a volte è utile per il calcolo mentale
dovendo eseguire la sottrazione 144- 68 si scompone mentalmente 68 nella somma (60+ 8) e si immagina poi l'operazione
144 - 68 = 144 - (60 +8) = 144 -60 - 8 = 84 -8 = 76
viceversa
se da un numero si devono sottrarre successivamente più altri numeri si può dal primo sottrarre la loro somma
supponiamo che dal numero 32 si debbano togliere successivamente i numeri 8 e 13 avremo
32-8-13 = 32 -(8 +13) = 32 -21 = 11
osservazione alcune volte capiterà di e seguire il calcolo di un'espressione contenente addizioni e sottrazioni ad es. un'espressione del seguente tipo
27-15+17-8-2
dovremmo in tal caso eseguire successivamente le seguenti operazioni
27 - 15 = 12 12+7 = 19 19-8 = 11 11-2 = 9
quindi
27-15+7-8-2 = 9
si può invece più rapidamente ottenere il risultato trovato se dalla somma di tutti i numeri da aggiungere che sono 27 e 7 sottraiamo tutti quelli che sono da togliere cioè 15 8 e 2
potremo quindi scrivere
27- 15 +7 -8 -2 = (27+ 7) - (15+8+2) = 34-25= 9
se in un'espressione vi sono operazione di addizione e sottrazione conviene innanzi tutto eseguire le operazioni tra parentesi e se vi sono parentesi contenute nelle parentesi occorre eseguire le operazioni contenute nelle parentesi più interne
sottrazione di grandezze
da una grandezza si può sottrarre un'altra grandezza solo se esse sono della stessa specie per indicare che da m. 23 si sottraggono m. 15 si scrive
m.23 - m. 8 oppure m.( 23-15) = m. 8
la differenza di due grandezze omogenee riferite ad una stessa unità di misura è la grandezza avente per misura la differenza delle misure delle grandezze
la sottrazione
cioè differenza di due numeri
si dice differenza tra un numero ed un altro che non sia maggiore del primo un terzo numero che sommato al secondo dia per somma il primo
perciò la differenza tra 8 e3 che si indica con 8-3 è 5 perché 5+3= 8
risulta dalla definizione che la differenza di due numeri uguali è zero e che la differenza tra un numero e zero è il numero stesso
8-8=0 8-0= 8
si dice sottrazione l'operazione per mezzo della quale si determina la differenza tra due numeri il primo dei quali è il minuendo e il secondo è il sottraendo
il risultato si chiama differenza o resto
175 - 84 = 91
minuendo sottraendo differenza o resto
1574 - prova 626 +
948 = 948 =
626 1574
si dice differenza tra un numero ed un altro che non sia maggiore del primo un terzo numero che sommato al secondo dia per somma il primo
perciò la differenza tra 8 e3 che si indica con 8-3 è 5 perché 5+3= 8
risulta dalla definizione che la differenza di due numeri uguali è zero e che la differenza tra un numero e zero è il numero stesso
8-8=0 8-0= 8
si dice sottrazione l'operazione per mezzo della quale si determina la differenza tra due numeri il primo dei quali è il minuendo e il secondo è il sottraendo
il risultato si chiama differenza o resto
175 - 84 = 91
minuendo sottraendo differenza o resto
1574 - prova 626 +
948 = 948 =
626 1574
mercoledì 1 aprile 2015
proprietà del permutare e dell'invertire - matematica
consideriamo la proporzione
12:4 = 21:7 ;
scambiando in essa i due medi o i due estremi si ha
12:21 = 4:7 oppure 7:4 = 21 : 12
queste sono due nuove proporzioni perché entrambe come si può facilmente verificare il prodotto dei medi è uguale a quello dei due estremi cioè
se in una qualsiasi proporzione si scambiano fra loro i due medi o i due estremi si ha una nuova proporzione
questa operazione prende il nome di proprietà del permutare
data una proporzione
20:5 = 12:3
se scambiamo ogni antecedente con il suo conseguente otteniamo
5:20 = 3:12
che è una nuova proporzione come risulta evidente verificando che il prodotto 20 x 3 = 60 dei due medi è uguale al prodotto 5x 12 dei due estremi cioè
se in una qualsiasi proporzione si scambia ogni antecedente con il suo conseguente si ha una nuova proporzione
Questa operazione prende i nome di proprietà dell'invertire
12:4 = 21:7 ;
scambiando in essa i due medi o i due estremi si ha
12:21 = 4:7 oppure 7:4 = 21 : 12
queste sono due nuove proporzioni perché entrambe come si può facilmente verificare il prodotto dei medi è uguale a quello dei due estremi cioè
se in una qualsiasi proporzione si scambiano fra loro i due medi o i due estremi si ha una nuova proporzione
questa operazione prende il nome di proprietà del permutare
data una proporzione
20:5 = 12:3
se scambiamo ogni antecedente con il suo conseguente otteniamo
5:20 = 3:12
che è una nuova proporzione come risulta evidente verificando che il prodotto 20 x 3 = 60 dei due medi è uguale al prodotto 5x 12 dei due estremi cioè
se in una qualsiasi proporzione si scambia ogni antecedente con il suo conseguente si ha una nuova proporzione
Questa operazione prende i nome di proprietà dell'invertire
le proporzioni matematiche
definizioni
consideriamo due rapporti uguali ed esempio
18:3= 6 e 42:7 = 6
per la proprietà transitiva dell'uguaglianza si ha :
18:3 =42:7
Un'uguaglianza di due rapporti che si legge 18 sta a 3 come 42 sta a 7 prende il nome di proporzione
cioè
una proporzione è l'uguaglianza di due rapporto
i numeri, 3, 18 ,42, 7 si dicono termini della proporzione il primo e il quarto sono gli estremi ed il secondo e il terzo sono medi. Inoltre il primo e il terzo cioè il 18 e il 42 si dicono antecedenti ed il secondo e il quarto conseguenti
18:6 = 12 :4 oppure 18/6 =12/4 (1)
e riduciamo le due frazioni dell'ultima uguaglianza allo stesso denominatore assumendo come tale il prodotto 6x4 dei loro denominatori si avrà
18x4/6x4 = 12x6//4x6 18x4/24 =12x6/24
poiché le due frazioni uguali aventi uguali denominatori hanno anche i numeratori uguali dall'ultima uguaglianza si trae:
18x4=12x6 (2)
osservate iche il primo membro della (2) è il prodotto degli estremi della data proporzione (1) n e che il secondo membro è il prodotto degli estremi si ha dunque una proprietà fondamentale:
In ogni proporzione il prodotto dei medi è uguale al prodotti degli estremi
Viceversa
Quattro numeri in un certo ordine formano una proporzione se il prodotto del primo e del quarto è uguale al prodotto del secondo per il terzo
dati per esempio 4 numeri
9; 3; 15; 5
poiché si ha che 9x5=45 e 3x15 =45
risulta che 9x5=15x5
infatti il rapporto 9:3= 3 è uguale al rapporto 15:5 = 3
Ne consegue che dati quattro numeri per assicurarsi se nell'ordine assegnato formano una proporzione occorre verificare se il rapporto del primo al secondo è uguale al rapporto del terzo al quarto o se il prodotto del primo e del quarto è uguale al prodotto del secondo per il terzo
consideriamo due rapporti uguali ed esempio
18:3= 6 e 42:7 = 6
per la proprietà transitiva dell'uguaglianza si ha :
18:3 =42:7
Un'uguaglianza di due rapporti che si legge 18 sta a 3 come 42 sta a 7 prende il nome di proporzione
cioè
una proporzione è l'uguaglianza di due rapporto
i numeri, 3, 18 ,42, 7 si dicono termini della proporzione il primo e il quarto sono gli estremi ed il secondo e il terzo sono medi. Inoltre il primo e il terzo cioè il 18 e il 42 si dicono antecedenti ed il secondo e il quarto conseguenti
proprietà delle proporzioni
Dati due qualsiasi rapporti uguali 18/6 = 3 e 12/4 = 3 consideriamo la proporzione18:6 = 12 :4 oppure 18/6 =12/4 (1)
e riduciamo le due frazioni dell'ultima uguaglianza allo stesso denominatore assumendo come tale il prodotto 6x4 dei loro denominatori si avrà
18x4/6x4 = 12x6//4x6 18x4/24 =12x6/24
poiché le due frazioni uguali aventi uguali denominatori hanno anche i numeratori uguali dall'ultima uguaglianza si trae:
18x4=12x6 (2)
osservate iche il primo membro della (2) è il prodotto degli estremi della data proporzione (1) n e che il secondo membro è il prodotto degli estremi si ha dunque una proprietà fondamentale:
In ogni proporzione il prodotto dei medi è uguale al prodotti degli estremi
Viceversa
Quattro numeri in un certo ordine formano una proporzione se il prodotto del primo e del quarto è uguale al prodotto del secondo per il terzo
dati per esempio 4 numeri
9; 3; 15; 5
poiché si ha che 9x5=45 e 3x15 =45
risulta che 9x5=15x5
infatti il rapporto 9:3= 3 è uguale al rapporto 15:5 = 3
Ne consegue che dati quattro numeri per assicurarsi se nell'ordine assegnato formano una proporzione occorre verificare se il rapporto del primo al secondo è uguale al rapporto del terzo al quarto o se il prodotto del primo e del quarto è uguale al prodotto del secondo per il terzo
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